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sabato 28 agosto 2010

Harry J. Anslinger 1937 Marijuana Tax Act & the War on Drugs







Il "Marijuana Tax Act" del (1937) diede il colpo di grazia alla coltivazione della canapa, mettendola al bando negli USA. 
A causa dei ben noti motivi economici e storici, a favore del petrolio e derivati.

Il Governo Federale ha poi dato il controllo delle drogne illegali al Dipartimento del Tesoro, per cosi poi creare l'Ufficio Federale degli Stupefacenti.
Harry J. Anslinger, divenne così il primo commissario del "Federal Bureau of Narcotics" nel 1930.
Ha ricoperto tale carica fino al 1962. 

Si accusò pseudo-scientificamente la cannabis di far diventare le persone violente e di farle impazzire o morire. Di riflesso, in gran parte del resto del mondo negli anni seguenti venne bandita. Il direttore del Federal Bureau of Narcotics americano,Harry J. Anslinger, era un uomo ambizioso, razzista e bigotto, che giustificò la proibizione con le seguenti parole:
  • Negli U.S.A. ci sono 100mila fumatori di marijuana.
  • La maggior parte di loro sono negri, ispanici, filippini e artisti.
  • La loro musica satanica, il jazz, lo swing, sono il risultato dell’uso di marijuana.
  • La marijuana provoca nelle donne bianche il desiderio di intrattenere rapporti sessuali con negri, artisti e altri. 
  • (…) la prima ragione per mettere la marijuana fuori legge è il suo effetto sulle razze degenerate. 
  • La marijuana è una droga che provoca assuefazione e produce negli utilizzatori insanità, criminalità e morte. 
  • La marijuana porta al lavaggio del cervello pacifista e comunista. 
  • Gli spinelli inducono i negri a pensare che sono come gli uomini bianchi.
  • Fuma uno spinello e probabilmente ucciderai tuo fratello. 
  • La marijuana è la droga che piu’ ha causato violenza nella storia dell’uomo.